martedì 30 settembre 2014

♥ impressioni di ( fine ) settembre....

Eccoci ancora qua, alla fine di un'altra estate.
Con l'autunno cominciano le prime criticità, anche se l'onda lunga delle vacanze ancora un po' ci sostiene.
Ma questo maledetto clima di incertezza sul futuro non ci aiuta,
si aggiunga Ajie che si è avventurato nella terra di mezzo tra fanciullezza e adolescenza, Caji che è sempre teso nell'affrontare nuove sfide, e la terza elementare, con l'introduzione di nuove materie, per certi versi lo è.
E non dimentichiamo Cock, che sta affrontando il distacco dalla mamma ( o è la mamma che sta affrontando il distacco da Cock ?).  Insomma un quadretto complicato....
...cerco il sole ma non c'è
dorme ancora la campagna, forse no..

A volte mi incupisco, sento il peso di queste tensioni,
vorrei avere la bacchetta magica,
anzi no. Vorrei avere la sfera di cristallo per vedere al di là di questa nebbia che ci impedisce di vedere il futuro.
... e la vita nel mio petto batte piano,
respiro la nebbia, penso a te

E penso a te. 
Il collante di tutto, che vuole che i suoi uomini siano sempre in ordine; che è sempre molto esigente con noi, ma sempre pronta ad incoraggiare chi è un po' in difficoltà.
E io sono in difficoltà?
Forse sì. 
O forse sono solo stanco...
cosa sono adesso non lo so 
sono un uomo in cerca di se stesso...
No! cosa sono adesso non lo so
sono solo, solo il suono del mio passo...

o forse sono un uomo ancora alla ricerca di se stesso,
O forse è la scusa per riascoltare 
una (bellissima) canzone:



... Ma intanto il sole tra la nebbia filtra già
Il giorno come sempre sarà....



venerdì 5 settembre 2014

♥ i 10 anni che hanno cambiato il (mio) mondo.....

Ho sempre ammirato chi fin da giovane o giovanissimo, aveva le idee chiare su cosa avrebbe fatto da grande: il medico, l'avvocato o che altro.
Io no.
Io non ho avuto sogni nel cassetto. Non avevo progetti.
Non avevo un percorso da seguire. Vivevo alla giornata, le decisioni erano quasi casuali.
Come la scelta delle scuole superiori. Ho scelto quell'istituto perchè era frequentato da una persona che stimavo. E cose così.
Fino a quel giorno

Ricordo perfettamente quel giorno. 
Come potrei scordare il giorno che mi ha aperto gli occhi?
Il 5 settembre 2004, una tiepida domenica di fine estate.
La giornata era iniziata presto, anche se avevo dormito poche ore. Era una delle poche, pochissime notti che io e Pitulice non avevamo dormito insieme.
Eh sì, Pitulice era in ospedale: il nostro primo figlio, Ajie stava per nascere, ma non ne aveva grande voglia. O forse era i primi segnali della sua pigrizia...
Un giorno mooolto lungo, con la sensazione che quando Dio disse a Eva che avrebbe partorito con dolore, non scherzava. Per niente.
Finalmente, alle 18 e 30, Ajie si decideva a nascere.
E quando ho avuto in braccio quel fagottino ho capito, come se una ventata di aria nuova avesse sgombrato il (mio) cielo dalle nubi che l'offuscavano.
Essere padre era il mio sogno nel cassetto.
Sapevo che la mia vita sarebbe cambiata, ma non sapevo quanto.
Ma un po' lo scoprii subito, la sera stessa. Da neo-padre mi era stato permesso di trattenermi in ospedale ben oltre all'orario di visita.
Poi, stanco e felice sono uscito per tornare a casa. L'ingresso al parcheggio era chiuso. Suono al citofono. Mi risponde una voce infastidita: -" Che cosa ci fa al parcheggio a quest'ora? l'orario di visita è passato da un pezzo!"
Con voce stanca rispondo: -"ha ragione, ma vede sono diventato papà da poche ore e ho fatto un po' tardi..."
La voce non è più infastidita, ma simpaticamente complice : - " Mi scusi! congratulazioni! le apro immediatamente! buonanotte!"....

Il 5 settembre di 10 anni fa è cambiato il mio mondo, completamente.
E non me ne sono mai pentito.

Anzi, il fatto che poi sono arrivati Caji e Cock non è assolutamente un caso.

Tanti auguri Ajie!