giovedì 21 giugno 2012

♠ io che sono un poco ignorante....

Sono un uomo di campagna, 
cresciuto tra gente che lavorava dietro casa, 
tra gente che già quelli del paese vicino "...hanno già un altro dialetto!"
Sono cresciuto qui, forse per questo certe cose non riesco a capirle.
Come ad esempio Facebook.
Cos'è Facebook? Un farmaco salvavita?  NO.  Un prodotto utile per la quotidianità? No. Un servizio essenziale? Non credo, si può sopravvivere anche senza, o almeno molti lo fanno...
Facebook è il nulla. Non ho niente contro Facebook, però.....
     Però se penso che è stato quotato in borsa con una capitalizzazione di circa 115 miliardi di Dollari, paragonabile al PIL della Nuova Zelanda (circa 4 500 000 abitanti) oppure dell'Ecuador (circa 14 500 000 abitanti...), c'è decisamente qualcosa che mi sfugge.
     Ed è sinistra (o singolare) la coincidenza che, nello stesso giorno in cui facebook veniva quotata a quella cifra folle, la Fiat (presa a rappresentanza di una qualsiasi azienda che costruisce un prodotto) annunciava altri giorni di Cassa Integrazione, coinvolgendo anche i colletti bianchi. Credo si sia perso il senso delle proporzioni delle cose.
     Siamo veramente in una realtà strana. Abbiamo fatto una legge a tutela della Privacy. Ne abbiamo anche un Garante. Abbiamo pure abbattuto decine di alberi per avere la carta per fare moduli sulla privacy, tutti noi ne abbiamo firmato decine, senza nemmeno leggerli. Dobbiamo stare attenti a ben posizionare una telecamera di sicurezza, che non invadere  la privacy del nostro vicino, quello stesso vicino che in questo momento sta raccontando i suoi affari su facebook... (giuro, non ce l'ho con facebook, è l'uso che se ne fa che mi inquieta...)
      Dicevo siamo in un paese strano, che si preoccupa della forte disoccupazione dei giovani  e poi ci si si costerna, s'indigna, s'impegna 
poi getta la spugna con gran dignità....
L'altro giorno è venuto a cercare lavoro un ragazzo di 17 anni, accompagnato dal padre. Il ragazzo ha fatto buona impressione, calmo, educato, attento. Il padre dava l'idea di un uomo severo, che sa la fatica che è lavorare. Poteva essere una buona prospettiva per la nostra azienda. Si pensa seriamente di assumerlo. Lo studio che ci fa da consulente ci sconsiglia: occorre fare una integrazione al piano di sicurezza aziendale in quanto ci sono lavoratori minorenni ( e questo passi), poi in cantiere il ragazzo non può sollevare pesi, non può salire sulla scala non può fare quello e non può questo. Può a malapena guardare. E parliamo di un diciassettenne, normalmente un torello.
A queste condizioni non è possibili assumere. E così, purtroppo, è stato...
     Uno stato che poi regala impagabili momenti involontaria comicità: a margine di un incontro da un cliente, in cui si valutava la fattibilità di un investimento, si parlava di automobili di grossa cilindrata; il titolare dell'azienda possiede una Ferrari, ma raccontava che non la usa quasi mai perché viene fermato spessissimo dalle forze dell'ordine per lunghissimi controlli. Il commercialista gli dice, - "fai come me, io giro con la copia della dichiarazione dei redditi nel cruscotto, ho una macchina da 60 000 €, quando mi fermano consegno patente, libretto e dichiarazione dei redditi da 90 000 € annui, e così mi libero subito...."  ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere...
     C'è da piangere invece sulla distruzione del terremoto. E' passato a trovarci un rappresentante che tra i vari prodotti che propone ci sono quelli di un costruttore tedesco. la sede dell'agenzia (nel bolognese) ha avuto anch'essa qualche danno dal terremoto, ma tutto sommato gli è andata bene in quanto le travi non sono uscite dalle sedi nelle colonne, facendo collassare la struttura. Si badi bene che è(era) una tipologia costruttiva accettabile. Ma era il livello minimo di qualità costruttiva. 
Il nostro amico rappresentante ci raccontava che quando qualche anno fa il costruttore tedesco che lui rappresenta ha fatto una palazzina di uffici nuova, ha speso molto di più rispetto alla costruzione di uffici standard. Hanno realizzato uffici con il massimo della tecnologia impiantistica disponibile, "così per i prossimi 30 anni non ci dobbiamo più pensare..."
Mai sentito da noi.  Appena consegni una offerta, il cliente guarda il numeretto in basso a destra e dice: " e' caro! non si potrebbe spendere meno?..."
    siamo in un mondo così.
E io, che sono un po' ignorante, ci capisco sempre meno.
E se penso che tra un po'  lo dovrò spiegare ai miei cuccioli....


giovedì 14 giugno 2012

♠ Il pavone, le jene e lo scorpione


Questa è una storia dove non c’è il buono, ma, più o meno, sono tutti cattivi.
C’è il pavone, o meglio  A. Cecchi Paone, che con le sue dichiarazioni quantomeno improvvide, mi ha dato la sensazione di cercare visibilità, come il pavone che fa la ruota.
Dichiarare che nella nazionale di calcio ci sono due gay, in concomitanza di un torneo importante non mi è sembrata unagenialataMa soprattutto non mi sembra che abbia dimostrato rispetto per gli altri, quello stesso rispetto che chiede per se (e per la comunità omosessuale).
In altre parole, se fosse vero che ci sono 2 gay e che questi stessi non desiderano sbandierarlo, con che diritto non rispetti questo loro desiderio di riservatezza?
E se invece non fosse vero, sarebbe solo una provocazione. Squallida. Con il solo risultato di alimentare la cultura del sospetto. Gran risultato!
        E poi ci sono le jene, quelle che conoscendo Cassano, conoscendo il fatto che è tagliato con l’accetta, gli hanno teso il trappolone, ben consci che ci sarebbe cascato con tutti e due i piedi. E così è stato. E le jene hanno avuto i loro titoli, e le altre jene, i moralisti in servizio permanente effettivo, hanno avuto di che discutere…
        E poi c’è Cassano, che l’eleganza non sia uno dei suoi tratti distintivi lo aveva sottolineato anche Checco Zalone in una divertentissima parodia.


A me, stavolta fa un po tenerezza, era in conferenza stampa, in un clima rilassato, e, sorridendo, stava rispondendo ironicamente a diverse domande, e, alla domanda sui (presunti) gay in nazionale ha risposto con una battutaccia da caserma.
Battutaccia discutibile? Indubbiamente.
Ma è più esecrabile ciò’ che ha detto Cassano, o la “provocazione” che gli hanno riservato?
A me Cassano ha ricordato lo scorpione, protagonista, insieme ad una rana, di una antica storiella...
Uno scorpione doveva attraversare un fiume, ma non sapendo nuotare, chiese aiuto ad una rana che si trovava lì accanto. Così, con voce dolce e suadente, le disse: "Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull'altra sponda." La rana gli rispose "Fossi matta! Così appena siamo inacqua mi pungi e mi uccidi!" "E per quale motivo dovrei farlo?" incalzò lo scorpione "Se ti pungessi, tu moriresti ed io, non sapendo nuotare, annegherei!" La rana stette un attimo a pensare, e convintasi della sensatezza dell'obiezione dello scorpione, lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua.
A metà tragitto la rana sentì un dolore intenso provenire dalla schiena, e capì di essere stata punta dallo scorpione. Mentre entrambi stavano permorire la rana chiese all'insano ospite il perché del folle gesto. "Perché sono uno scorpione..." rispose lui "E' la mia natura"

domenica 10 giugno 2012

♥ ... e la vita è così forte....


Conosco Daniele da quasi 25 anni; l'ho conosciuto per caso, per mezzo di suo fratello; in quel periodo entrambi gestivano un bar dove mi trovavo con gli amici. E' capitato poi diverse volte di uscire assieme. 
Negli ultimi dieci anni, le strade della vita ci hanno portato in percorsi diversi, nell'ultimo periodo di frequentazione  ricordo che spesso si sentiva fiacco e aveva, spesso mal di testa, Ha avuto la fortuna di avere un medico di base che interpreta il ruolo nel modo migliore, attraverso sue conoscenze lo ha fatto ricoverare e operare in fretta e furia; e poi cure da cavallo e un responso difficile da accettare: pochi mesi di vita, forse qualche anno...
Di anni ne sono passati quattordici, Anni pesanti, difficili, segnati da diversi interventi e cicli pesantissimi di cure, con una grande forza, un grande attaccamento alla vita, che stupiva anche i medici.
L'ho incontrato qualche tempo fa, movimenti e parole lenti, un occhio spento. mi ha raccontato di come sono difficili alcuni gesti quotidiani, ma tra le righe, traspariva una certa serenità, la consapevolezza di dover assaporare ogni istante....
Ieri sera ho incontrato un comune amico; mi ha raccontato che Daniele convive con una ragazza di colore, molto bella e molto dolce, che guarda Daniele e sorride. Sorride spesso. E da poco Daniele è diventato papà, un bel bimbo con 2 occhietti vispi. Daniele spera di vederlo crescere, vuole lottare per arrivare a vederlo il giorno che si sposerà....
Non voglio fare valutazioni, non si può giudicare la scelta di Daniele, nessuno ha passato il suo inferno.
mi sono solo venuti in mente alcuni versi di una canzone di Vecchioni:

E la vita è così forte 
che attraversa i muri per farsi vedere 
la vita è così vera 
che sembra impossibile doverla lasciare 
la vita è così grande 
che quando sarai sul punto di morire, 
pianterai un ulivo, 
convinto ancora di vederlo fiorire 

giovedì 7 giugno 2012

♥ .. non è della pietà che abbiamo bisogno....

Novembre 1994,  il Tanaro straripa e devasta tutto ciò che incontra nella zona di Asti e Alessandria.
qualche tempo dopo gli  YO YO MUNDI  scrivono una canzone su questi avvenimenti, e su quello che ne è seguito dopo.



Allora era fango, ora sono macerie, sono passati oramai 20 anni ma alcune cose sono le stesse:


E guardare le loro facce assenti
sui telegiornali
sugli aggiornamenti ci tranquillizzano sul futuro
indagheranno sul passato

ma del presente non sanno dirci niente 
perchè il presente lo vivono con la coscienza di chi non è capace
di capire gli altri
di chi è molto abile predestinato preparato
a non ammettere mai
per nessun motivo di avere sbagliato 

E venire a sapere
che ci sono sciacalli
e gente che lucra sulla disperazione
vorrei avere un paio di stivali di plastica verde
ed una scopa nuova di saggina
per spazzarli via
insieme al fango alla cronaca spettacolo alla sete di giustizia
alla fame di pietà
perchè non è della pietà di cui abbiamo bisogno
ma di non essere lasciati soli 
perchè non è con la pietà che un incubo diventa un sogno
ma con la voglia di ricominciare
con la forza di ricominciare 

Socchiudi gli occhi la paura è passata
la pioggia finalmente è finita
oggi è davvero
il primo giorno di una nuova vita



speriamo....


martedì 5 giugno 2012

♥ quanto vale un sorriso.....

poche ore fa si sono spenti gli echi della festa di fine anno di Caji, e ho un sorriso disegnato sul cuore.
Temevo questa festa,
L'anno scorso fu uno dei punti più difficili. Caji si rifiutò di cantare con i suoi compagni, non volle nemmeno stare in mezzo a loro....
Ieri sera era un po' teso, mi ha chiesto se andavo alla festa della sua scuola, sembrava cercasse conferme..
Ho fatto i salti mortali per esserci; son arrivato in tempo, i nostri sguardi ci sono incrociati,
Ha sorriso.
Stasera invece ha cantato, ha mimato le canzoni, ha ballato....
finito lo spettacolo l'insegnante che lo segue ci è venuta incontro sorridendo: - Contenti?-
-No, felici!-
Anche lei ( e le altre insegnanti ) erano contente... E' stato un anno lungo per tutti....
...- ti sei divertito alla festa, Caji?-
-Sì, tanto papà, e tu?-
-Tantissimo!-