domenica 12 dicembre 2010

♦ FORZA FRANCESCO!

“Ci vuole molta forza a mostrarsi deboli”
Questa frase si addice a Francesco Nuti che è ritornato a farsi vedere in pubblico dopo l’incidente di 4 anni fa e che ha ancora dei pesanti strascichi (Francesco non riesce a parlare e se non ho capito male, fatica anche a camminare).
Mi manca Francesco Nuti, mi mancano i suoi film, li adoravo…  eppoi quel suo sorriso con gli occhi che diventavano fessure ed usciva in evidenza la fossetta sul mento…
Da metà degli anni ’80 al 2000 attendevo con ansia i suoi film, anche se, a dire il vero i primi non li ho visti…
Il primo film  che ho visto è  Tutta colpa del paradisodove Nuti interpreta un detenuto che, uscito di prigione cerca il figlio dato in adozione ad una coppia che vive in una baita in Val d’Aosta. Quando riesce a trovarli, non si rivela come il babbo biologico del piccolo Lorenzo e, dopo un momento di passione con la mamma adottiva (Ornella Muti), vedendo come Lorenzo è amato se ne va per non turbare la bella famiglia. Mi ricordo una scena bellissima, l’autobus  arranca sulla strada di montagna che porta al paesino (dove vive Lorenzo con la famiglia); l’autista dice “non va, non va! Tutti giù, rimangono su solo le donne, i vecchi e i bambini…” l’autobus riparte e… il solo Francesco rimane a terra!
Il secondo film che ho visto è Stregati sempre con Ornella Muti. Qui Nuti è un DJ scapestrato che vive a Genova e nelle sue scorribande incontra Anna che è lì per comprare il vestito di nozze per poi tornare a Verona per sposarsi, dopo una fugace relazione (e qualche disavventura,,),, dopo aver perso per 2 volte il treno del ritorno, finalmente parte per poi tornare rinunciando alle nozze.
Il terzo film della mia personale collezione è Caruso Pascoski di padre polacco  dove Nuti è Caruso, prima fidanzato poi sposo di Giulia (Clarissa Burt). Caruso lavora come psicanalista e gli capitano casi strampalati. Un giorno Giulia fugge con un paziente di Caruso, da lui diagnosticato omosessuale…  e chiede la separazione, dopo alcuni mesi (durante i quali Caruso passa di storia in storia), in tribunale, Giulia confessa a Caruso di amarlo ancora e per un po si vedono come amanti clandestini nei bagni di un cinema, per poi una volta “gabbato “ l’ex paziente (ed ex omosessuale), tornare assieme.
Il quarto film è Willy Signori e vengo da lontanodove Nuti è Willy, fidanzato con Alessandra (Anna Galiena) e con un fratello ( Alessandro Haber ) costretto su una sedia a rotelle che gioca spesso e volentieri a fare la vittima.
Una sera Willy ha un incidente, scontrandosi frontalmente con un'altra auto che viaggiava contromano. L’altro conducente muore lasciando una compagna  incinta, Lucia (Isabella Ferrari) , la quale incolpa Willy della morte del compagno.
Sentendosi moralmente responsabile, Willy  cerca di prendersene cura, ma non è facile…. L’intervento di Alessandra fa precipitare le cose. Willy lascia Alessandra e parte con il fratello per un viaggio in Africa, dove incontra  Lucia e, mentre si dichiara a lei iniziano le doglie….
Il film seguente (il quinto…) è il mio preferito: Donne con le gonne  dove viene raccontata, sullo sfondo degli anni di piombo degli anni 70, la storia di Renzo (Nuti) e Margherita  (Carole Bouquet): lui ingenuo dentista di provincia, lei femminista, implicata col terrorismo… passano gli anni il rapporto è sempre difficile tra la gelosia (di lui) e l’emancipazione (di lei) . Finchè Renzo segrega la moglie in un casolare lontano da tutti per tornare ad una famiglia in cui l’uomo è il centro e la moglie “serva”. Lei riesce a scappare, lo denuncia e, nonostante la difesa di uno strepitoso Gastone Moschin,  viene condannato a 3 anni di prigione. Una volta fuori, Renzo e Margherita torneranno insieme e tra alti e bassi invecchieranno insieme (bellissimi, nelle scene finali, invecchiati…)
Qui finisce il periodo d’oro di Nuti, dopo qualche anno esce OcchioPinocchio , velleitaria trasposizione di pinocchio, un film bruttino ma molto costoso…..
Qualche anno ancora ed esce Il signor Quindicipalle  dove Nuti è Francesco, campione di biliardo angosciato dalla madre vedova e da due zie sul fatto che non è fidanzato. Dovendo andare a pranzo e non volendo subire ancora ingaggia Sissi, (Sabrina Ferilli) un escort (come si dice adesso…) per farle da fidanzata, da qui iniziano una serie di equivoci che portano Francesco ad abbandonare la finale mondiale di biliardo e a Sissi a lasciare il suo “lavoro” per andare a vivere con Francesco. Questo invece è un film carino che mi aveva fatto sperare in una ripresa della carriera di Nuti.
Poi il periodo buio, la depressione, l’alcool, la caduta in casa, il coma, la riabilitazione.

Ovviamente in questa veloce carrellata non si può rendere l’essenza dei film di Nuti, però, come si può notare, i film di Nuti sono caratterizzati dalla presenza di belle donne. Questo è il tema portante dei suoi film: l’ammirazione, l’amore per le donne. Il tutto condito da una grazia e un ironia da me molto apprezzata.
novellonovellinessuna volgarità gratuita.
Un piccolo dettaglio che mi piace sottolineare: molti registi/attori hanno un attore totemi film. Anche Nuti ce l’ha: è Novello Novelli, presente in quasi tutti i film.

Ho rivisto le immagini della sua presenza ad una trasmissione televisiva. Mi ha fatto un po’ tristezza per la stima che ho per lui, Sta lavorando duro per ritornare ad una vita normale e ricominciare a lavorare.
Te lo auguro Francesco.
Di tutto cuore
 

 

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